Misurazione della potenza su grandi propulsori con motori a combustione
1. Rilevazione del segnale di potenza
I moderni concetti di propulsione con grandi motori a combustione, richiedono la risposta precisa e veloce dei sistemi di controllo del motore (p. es. alimentazione del carburante) per reagire alle brusche variazioni di carico. Infatti, è essenziale garantire che venga fornita sufficiente potenza in qualsiasi momento e, che nel contempo, il motore abbia un basso consumo di carburante e sicuri parametri operativi. Ciò richiede che venga fornito un segnale di potenza che - insieme ai sistemi del veicolo, del compressore e della pompa - deve essere generato utilizzando speciali apparati di misura. In generale, esistono tre metodi diversi:
- Il segnale di potenza viene rilevato indirettamente misurando specifiche grandezze ausiliarie quali la portata, la temperatura e la pressione, da cui calcolare la potenza. Con questo metodo l'incertezza di misura del segnale di potenza è molto elevata. Un ulteriore inconveniente è che i valori delle grandezze ausiliarie non sono sincroni ai processi che determinano la potenza del motore.
- Il segnale di potenza viene rilevato indirettamente misurando specifiche grandezze ausiliarie sull'albero d'ingresso. Ciò comprende tutti i metodi che implichino sia la misurazione della deformazione superficiale risultante dalla torsione dell'albero che l'angolo di torsione dell'albero. In ambedue i casi, la potenza viene calcolata dopo la misurazione delle grandezze ausiliarie.
- Il segnale di potenza viene rilevato direttamente misurando la coppia sull'albero di ingresso.
Il seguente articolo confronta il metodo di misurazione diretta della potenza con quello di misurazione indiretta, rispettivamente sul e nel treno di trasmissione (metodi b. et c.), per quanto concerne le incertezze di misura che possono essere ottenute.