La precisione della misura nell'analisi sperimentale delle sollecitazioni
La tecnologia degli estensimetri, con le sue vaste opportunità di compensazione degli errori, è stata oggetto di ottimizzazione per decenni. Eppure nelle estensimetrie, le fonti di disturbo continuano a essere numerose.
Lo scopo del presente articolo è individuare le svariate (e spesso evitabili) fonti d'errore durante l'uso degli estensimetri nell'analisi sperimentale delle sollecitazioni e fornire un'assistenza che consenta di individuare l'incertezza di misura già in fase di progettazione.
Questioni fondamentali per la configurazione della misurazione
Prima di effettuare le misurazioni nell'analisi sperimentale delle sollecitazioni con estensimetro può essere utile riflettere sulle seguenti osservazioni, che riassumono le esperienze dell'autore. Le seguenti domande sono fondamentali per individuare gli interventi necessari (ad es. la protezione del punto di misura) e l'incertezza di misura ottenibile:
- Quando si raggiunge il termine della vita utile del punto di misura?
- Quanto saranno alti i valori di sollecitazione?
- Ci saranno variazioni di temperatura? Se sì, di che entità e a quale velocità?
- Le condizioni ambientali (acqua, umidità, ecc.) influiscono sul punto di misura?
- Su quali materiali è installato l'estensimetro (disomogenei, anisotropi, altamente igroscopici, ecc.)?
- Esiste la possibilità di tarare il punto zero, se necessario?
Un ingegnere esperto cercherà le risposte già in fase di analisi del compito di misura (molto prima di installare il primo estensimetro). La risposta all’ultima domanda è ciò che determina se la misura è
- riferita al punto zero oppure
- non riferita al punto zero.